lunedì 22 novembre 2010

Spigole in Laguna

Partenza ore 5:00, Marcello e Stefano sono impazienti di fare la loro prima esperienza di pesca nella laguna di Orbetello.

Le previsioni meteo non lasciano ben sperare, sono già diversi giorni che piove e anche per oggi, giovedì 18 novembre, la situazione è data per incerta e variabile.

Arriviamo in laguna alle 7 circa , ad aspettarci troviamo Marco Aldi , il quale dopo una calorosa accoglienza ci esorta a preparaci velocemente in quanto il tempo rimarrà accettabile solo per qualche ora……

Prendiamo l’attrezzatura e in un attimo siamo già a bordo della spaziosissima Carolina Skiff.
Neanche il tempo per mettere in pratica i primi consigli impartitici da Marco che il cielo si chiude completamente riversandoci addosso un violento acquazzone.


Peschiamo a vuoto sotto la pioggia per circa un quarto d’ora, poi fortunatamente si alza un forte vento di scirocco che porta via qualche nuvola lasciandoci un po’ di respiro.

Iniziamo a lanciare con maggiore concentrazione ma le spigole sembrano completamente “ferme” , probabilmente la perturbazione influisce negativamente sulla loro attività .

Cambio continuamente artificiale per forma, dimensione e colore alternando varie tipologie di recupero fino a che non arriva la prima e sospirata botta…


La spigola si è fatta ingannare da un minnow di 8 cms. color ayu .
L’acqua chiarissima rende inutilizzabili tonalità di colore accese e la scarsità di luce annulla completamente l’efficacia dei fianchi “specchiati” che in queste condizioni non emettono alcun flash.

La scelta del piccolo e naturale sembra darmi ragione ma servono altre conferme per poter esserne sicuri.
Comunico ai “colleghi” le mie sensazioni e le conferme di cui sopra non tardano ad arrivare :


La spigolona di Marcello fa morale ma il vento teso continua a disturbarci non poco rendendo complicata la gestione delle esche leggere .

Continuiamo a pescare senza tregua ottenendo solo qualche timido inseguimento fino a sotto la murata della barca.
La poca aggressività dei pesci ci induce a cambiare strategia attuando un recupero jerkato interrotto da pause più o meno lunghe che sembrano piacere e non poco alle spigole della laguna.




In compagnia degli amici la giornata scivola via piacevolmente e anche se il tempo non è stato troppo generoso ci possiamo ritenere soddisfatti consapevoli di aver raddrizzato una situazione di pesca non proprio positiva…

Tutto il pesce, come da regolamento, è stato prontamente rilasciato.


Per informazioni relative alla pesca a Spinning in laguna di Orbetello rivolgersi a :

Cooperativa Pescatori Orbetello, Sig.Marco Aldi : marco.aldi@alice.it
GameFish snc., Francesco : info@gamefish.it

sabato 6 novembre 2010

Lanzarote 2010 - L'altra spedizione...

...dobbiamo goderci sino in fondo, al massimo, quello che giornalmente la vita ci offre, sperando un giorno...che quel che dicono sia vero...e che anche noi lassù, ci ritroveremo così...a pescare tra le nuvole.

Così Stecappai concludeva il report sulla sua avventura alle Canarie e questa frase insieme alle bellissime foto suscitarono in me una forte emozione...

Conosco Stefano da non molto ma abbastanza per capire quale è il suo pensiero sulla pesca; il vero senso dello spinning non finalizzato esclusivamente alla cattura della preda ma come mezzo per entrare in armonia con se stessi, con la natura e con i propri compagni di avventura.

Da quel report rimasi realmente colpito; dai luoghi così aspri e primitivi, da quel mare immenso e potente e dai suoi "abitanti" liberi e fieri ma la cosa che mi stimolava maggiormente era l'idea di poter finalmente lanciare in una terra vergine, lontano dal chiasso delle nostre coste ormai fin troppo civilizzate, frequentate perlopiù da pseudo pescatori che come unico scopo hanno quello di accaparrasi tutto ciò che la natura ci offre.

Così ripromisi a me stesso che quando ne fosse capitata l'occasione l'avrei colta al volo provando in prima persona quelle emozioni che gli amici sardi avevano già avuto il privilegio di vivere.

Circa un mese fa parlando telefonicamente con il mio amico Giuseppe (Svenvath) entrammo casualmente nel discorso, bastarono solo cinque minuti per convincersi ; il volo, partendo dalla mia città era comodo, la tariffa molto conveniente ed il periodo che si prospettava era altrettanto positivo, visto che a fine ottobre i venti sono meno insidiosi rispetto ad altri momenti dell'anno.

"Giusè allora andiamo ? Ma sei sicuro ?" ....
"Certo che andiamo Frà, hai visto che razza di bestie hanno preso i sardi ?”

... e questa fu la frase che mi convinse definitivamente !!

Ora l'unica cosa da fare era quella di mettere su una squadra valida ed affiatata , bastavano altre due persone, ma volevo trovare due ragazzi in gamba; così iniziarono le convocazioni.  

L'avventura sta per cominciare ........




I Magnifici 4 :

Giuseppe Fantini (Svenvath) per gli amici Antonio :

 

Alfredo Battaglia (Pepito) per gli amici Alfonso :

Luca Lorenzini (Luca P) per gli amici Luca :


Francesco Paolini (pdv72) per gli amici il principe :


Arriviamo sull'isola carichi di aspettative, Stefano Cappai ci aveva fornito una guida molto dettagliata sui vari spot ed il freestex mi aveva ben istruito su come affrontare le varie situazioni di pesca ma subito dai primi lanci qualcosa sembra non funzionare e dopo qualche ora l'eccitazione iniziale comincia a trasformarsi in preoccupazione.

Pescare con questo mare è davvero più difficile di quanto pensassimo, si perde troppo spesso il contatto con l'artificiale e la forte risacca rende ancora più complicata la gestione dell'esca .


I primi due giorni , salvo qualche agugliona "palestrata" e catture di entità minore, sono sicuramente stati i più impegnativi, soprattutto dal punto di vista del morale e fisico, se poi consideriamo anche il pescione che ha rotto a Pepito possiamo affermare che la vacanza non è iniziata proprio nel migliore dei modi !




A peggiorare la situazione ci si mette anche il meteo, da Domenica sera è previsto in arrivo un forte vento da Nord Est che ci obbligherà a pescare per diverse uscite solo in un unico spot, ridossato dalle imponenti onde oceaniche.

Passato lo sconforto iniziamo a concentrarci maggiormente e, forti dell'esperienza tecnico/pratica acquisita sul campo, finalmente arrivano le prime catture importanti .

Luca ferra la sua prima palamitona e gestisce il combattimento con una tranquillità e una freddezza degna di uno spinner di datata esperienza.

La malasorte continua a farci compagnia e Giuseppe perde un paio di pescioni jiggando, il primo si slama sul fondo e l'altro rompe subito dopo lo strike durante la discesa dell'artificiale.

Alfredo perde ancora un'altra preda per la rottura del terminale e la stessa sorte tocca anche a me subito dopo aver ferrato una furia che partendo lateralmente a velocità supersonica ci mostra tutta la sua potenza !

Tra una disavventura e l'altra qualche cattura viene comunque finalizzata, e dopo un primo attacco a vuoto sul mio sasuke riesco ad avere la meglio su questa splendida lampuga che mi regala una difesa entusiasmante caratterizzata da salti spettacolari e fughe mozzafiato .


Luca, ormai gasato "a bestia", aggancia la sua seconda palamita (dai locali chiamata sierra) ed il morale delle truppa inizia finalmente a salire......


La settimana trascorre velocemente, catturiamo qualche barracuda, un paio di serra e Giuseppe con un Tide 200 riesce ad ingannare questo bellissimo sarago :









Concludiamo in bellezza con la performance dello zio Pepito che con la sua destrezza è riuscito a contrastare, in una situazione veramente difficile, questo splendido serra che ha fatto da sigillo a questa entusiasmante avventura di pesca a spinning nella terra dei vulcani.


Vorrei ringraziare l'Amico Paolo Canti per la sua accoglienza, disponibilità, simpatia e competenza. Si è unito a noi in un paio di occasioni regalandoci consigli tecnico/logistici veramente preziosi, anzi direi indispensabili.

Completamente a suo agio in questi ambienti aspri e selvaggi nei quali si muove con un'incredibile naturalezza e "leggerezza", nei suoi occhi traspare un amore immenso per quest'isola misto ad un pizzico di nostalgia per la sua terra di origine.

A fine pescata noi quattro eravamo completamente bagnati e distrutti dalla fatica, lui invece sembrava appena uscito di casa !!!

Un ringraziamento anche ai mie compagni di pesca, con il quali si è creata un'alchimia particolare, escluso Luca che abita vicino a me, con gli altri ci conoscevamo solo grazie a questo forum, ma vi assicuro che dopo cinque minuti sembrava di essere amici d'infanzia e questo è sicuramente il miracolo Seaspin !


Infine vorrei ringraziare la splendida nudista che nell'ultima giornata di pesca ci ha pregiato dei suoi due lati migliori ....

Rientro in Italia con le caviglie piene di escoriazioni, reduce da cadute rovinose e con un paio di ami infilati nelle dita, stanco come un bradipo dopo una corsa ad ostacoli, ma con la certezza di tornare nuovamente in questa bellissima terra ......


Arrivederci Lanzarote !!!