mercoledì 24 ottobre 2012

Gli Incontri del Blue Water


Motore acceso e barca in movimento alla ricerca del più piccolo segnale che sveli la presenza di attività in superficie, scrutiamo l’orizzonte osservando con attenzione il volo dei gabbiani. Sembra che laggiù, lontano, stia succedendo qualcosa… Forse no, è solo la nostra immaginazione: dopo ore di ricerca senza vedere niente la stanchezza gioca brutti scherzi. Eppure là c’è qualcosa... Gas a manetta, partiamo verso l’orizzonte e quel puntino diventa sempre più grande, i gabbiani sembrano moltiplicarsi attimo dopo attimo e, man mano che ci avviciniamo, l’adrenalina sale a livelli inimmaginabili.
Accostiamo di lato la mangianza ma a debita distanza; grossi gorghi rompono l’acqua e le acciughe si ammassano disordinatamente nell’intento di sfuggire al tragico destino. Il mare bolle letteralmente. Ci siamo, adesso la barca è in posizione, il cuore batte forte dall’emozione. Apro l’archetto, prendo la mira e lancio. Osservo il metal jig che vola in mezzo agli uccelli marini, sono tantissimi. Fortunatamente la mia esca riesce a schivarli e si ‘tuffa’ diligentemente proprio nel centro di questo putiferio. In un millesimo di secondo cala un silenzio surreale: chiudo l’archetto, metto il filo in trazione e….







2 commenti:

  1. bel pesce Francesco!
    io e te abbiamo sempre la solita fortuna...siamo piccoli e nelle foto veniamo bene e i pesci sembrano belli grossi!! :)
    ...quando ci vediamo devo raccontarti anche io qualcosa ;)

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  2. Beh...hai ragione..ma questo no era proprio piccolo :))))

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