sabato 26 maggio 2012

Operazione Coccodrillo

Stagione finalmente iniziata; barca in acqua e prime uscite in esplorazione alla ricerca di serra che dovrebbero iniziare a manifestarsi in mangianza sulle acciughe proprio in questo periodo.
Tutto segue più o meno i soliti ritmi stagionali, prime catture e, come al solito, grazie ad internet la notizia si diffonde così velocemente che il “catturatore” viene messo a conoscenza della sua impresa da altri, ancor prima che lui stesso riesca a diffondere l’agenzia … cose da pescatori !!
Fatto sta che il giorno successivo l’hot spot è letteralmente gremito di imbarcazioni (compreso la mia) e al minimo movimento d’acqua scoppia l’inferno, con un rombo di motori assordanti e corse folli verso una meta comune…il serra che in queste condizioni decide, ovviamente, di cambiare territori di caccia.
Tutto questo alla fine è a solo vantaggio della Q8 (!!!) che con il fenomeno delle mangianze incrementa il suo fatturato annuo del 15 % circa!!! .
Amareggiato dalla situazione decido di ritirarmi per qualche giorno dalle attività piscatorie in attesa che la novità passi e che i ritmi ritornino ad essere quelli più normali di sempre, quando per prendere un pesce bisogna farsi il classico discreto culetto!!!!!
A propormi l’alternativa è l’amico Noc (nome in codice), il “marescià” che, come da tradizione dell’arma cui serve, non ha delle uscite che possiamo definire propriamente logiche: in pratica lui va a spigole a ferragosto con il mare calmo, oppure decide di farsi una settimana nelle “facilissime” scogliere corse quando il meteo annuncia due metri e mezzo d’onda ….. la cosa interessante è che poi la spunta sempre raggiungendo ogni volta l’obiettivo che si era preposto (come il suo ultimo dentice di 8 Kg.) lanciando proprio dentro lo tsunami …..si giustificherà dicendo : “mi hanno detto che dentro la schiuma è più facile incontrarlo”.
Pensate che il Noc all’inizio della sua avventura da spinner teneva ferma la manovella del mulinello e girava la canna …e ora cattura e rilascia tranquillamente dentici di 8 Kg…
Scherzi a parte (scusami amico mio ma non mi sono trattenuto), la sua proposta è quella di farci la classica “barracudata” lontano da tutti e soprattutto da questa pesca standardizzata che ultimamente va molto di moda.
Inutile dire che questa proposta mi ha subito allettato, non tanto per la preda in questione, che ritengo comunque divertente, stimolante e sportiva, quanto per la voglia di evadere un paio di giorni da questo casino…
Decidiamo lo spot, organizziamo i dettagli logistici e finalmente diamo inizio all’”Operazione Coccodrillo” che come scopo principale ha quello di “smascherare” due grandi cuda , anzi direi che per fare le cose precise ne vogliamo arrestare, oops scusatemi... volevo dire catturare uno a testa.
Trascorriamo il pomeriggio su una scogliera naturale, proviamo un po’ di shore jgging ma le condizioni del mare non sono quelle giuste e poi l'obiettivo della trasferta è il Big Cuda , lanciamo così, tanto per entrare in forma, aspettando l’ora X, quella a cui il coccodrillo si presenterà puntuale all’appuntamento o almeno speriamo che lo faccia !
Le nostre esche sono pronte: una squadra speciale di Mommotti e Buginu aspetta con trepidazione l’ora dell’agguato e, tra tutti, due soli artificiali si distingueranno rispetto ai compagni…..
Il sole ora è basso, ci siamo spostati in un golfetto naturale dove ci aspettiamo che i cuda entrino per cacciare e come da copione avverto il primo segnale, colpetto e botta secca precedono la mia ferrata
decisa e pochi istanti dopo un piccolo cuda è sotto i nostri piedi con in bocca un bel Bugino ARB, il rilascio è immediato senza togliere l'esemplare dall'acqua.
A questo punto ci aspettiamo l'assalto ma ci vorranno ancora una ventina di minuti per catturare il secondo cudetto e poi a ruota subito un altro.
Mentre mi diverto con questi piccoletti a pochi metri da me vedo un Noc molto concentrato che lancia il suo fido Mommotti 190 GBA, con uno sguardo mi conferma che quello è il colore giusto e neanche a farlo a posta ferra il suo primo barra, questo sembra più grosso e infatti inizia a prendere frizione mettendo a dura prova la sua robusta Avid Inshore che dopo qualche minuto avrà la meglio su uno splendido “barrasauro” che al boga passerà le 10 Lb. di peso.
Siamo ormai al cambio di luce netto e anche se sulla carta questo è il momento migliore; in questo specifico caso notiamo un rallentamento deciso dell'attività fino a quando la luce si dissolve definitivamente e il giorno lascia spazio alla notte.
Rimango concentrato e continuo a lanciare producendo vari tipi di recupero, quindi decido di montare la mia arma segreta il Mommotti 180 BCR, credo molto in questo colore a tal punto da dichiarare il “mostrosauro”! Mi sposto leggermente verso l'interno della baia convinto che i barra siano a cacciare più in “terra”, lancio lungo e inizio a recuperare talmente piano (Barracudasusini Style) che mi sembra che l'artificiale vada all'indietro !!!
La tecnica paga, avverto tre piccoli colpetti sul Mommotti e poi la botta violenta...la frizione del 5000 canta ...questo è grosso, infatti faccio fatica a portarlo sotto, ad occhio mi sembra della stessa taglia di quello dell'amico Noc ma non riesco a metterlo a fuoco perché riparte continuamente parallelamente alla scogliera. Finalmente è stanco e arriva sotto, ha una testa talmente grande che il mommotti 180 sembra un jerkettino da 60 mm.
Il Noc riesce a bogarlo e fa fatica ad alzarlo, minchia quant'è lungo !!!
Missione compiuta, il secondo Barrasauro (17 Lb.) è stato catturato! Un pesce a testa come volevamo... la pescata perfetta !



Siamo appagati, non vogliamo nient'altro più di quello che il mare ci ha già dato, rientriamo per ripulirci, mangiare e riorganizzare la mente per quella che sarà l'alba del giorno dopo che si concluderà con altri pesci di taglia più umana, ma questa è un'altra storia.....

Ringrazio il mio amico e compagno d'avventura, la pesca non sarebbe la stessa cosa se non fosse possibile condividerla con persone come lui !

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